ABUSO DI COMPUTER, TABLET E SMARTPHONE: QUALI RISCHI?

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Salvaguardare la vista

Negli ultimi anni è diventato sempre più frequente l'utilizzo dei monitor (così come di palmari e tablet) ed è aumentata parallelamente la preoccupazione degli utenti sui possibili danni inerenti l'osservazione prolungata degli schermi luminosi. Televisori, computer, tablet e smartphone, sebbene non emanino radiazioni o campi elettromagnetici in grado di disturbare gli occhi, possono creare alcune problematiche indirette da considerare.
Per prima cosa l'attenzione esercitata sui monitor, soprattutto in età pediatrica, comporta una minore frequenza dell'ammiccamento e questo induce un'alterazione cronica del film lacrimale e, dato che la cornea, il tessuto trasparente che si trova nella parte anteriore dell'occhio, si nutre attraverso l'ossigeno disciolto nelle lacrime non è infrequente che gli stessi videoterminalisti adulti lamentino bruciore, sensazione di corpo estraneo con occhio secco e arrossamento.
Il bambino può manifestare atteggiamenti ticcoidi con necessità di contrarre le palpebre in maniera automatica ma compulsiva. La conseguenza più comune è l'astenopia, la stanchezza visiva, che nel bambino può causare una pseudo-miopia, ovvero una difficoltà a leggere da lontano pur in assenza di difetti veri e propri, perché il suo occhio rimane focalizzato sulla visione per vicino.
In secondo luogo l'attività ravvicinata ad uno schermo (pc, tablet, smartphone), comporta un costante sforzo di messa a fuoco, che sebbene nel piccolo sia meno costoso rispetto all'adulto, determina comunque un impegnativo stimolo accomodativo, soprattutto quando le immagini in movimento, come accade nei videogiochi, sollecitano tutta la muscolatura oculare interna ed esterna.
In ultima analisi non possiamo e non dobbiamo dimenticare che l'attrazione esercitata da queste apparecchiature comporta due ulteriori, serie, conseguenze: la sedentarietà, con l'associato maggior rischio di obesità già rilevato nelle nuove generazioni, e l'introversione dovuta al continuo, esclusivo e diseducativo rapporto con la realtà virtuale, che si accompagna invariabilmente a una scarsa propensione al contatto con i compagni di gioco e a un'indisponibilità alla relazione negoziale, non trascurabile elemento del crescere sociale.
Utile, onde evitare le sintomatologie sopra descritte, come la sensazione di occhio secco con arrossamenti recidivanti, intervallare l'attività al video con qualche minuto di sosta ogni mezz'ora, ed istillare ogni tanto qualche goccia di collirio lubrificante per mantenere la cornea idratata e dare una sensazione di "sollievo" allo stress visivo.