OFTALMOLOGIA PEDIATRICA

Studio Oculistico Repossi - V.le Parioli, 63   06 80 79 164

Oftalmologia pediatrica

Ogni bambino deve essere sottoposto ad una visita oculistica ed ortottica entro il 3º anno di età e prima dell'inizio delle scuole elementari (5-6 anni). In molte regioni sono le stesse scuole materne o i pediatri che consigliano i genitori di portare alla visita oculistica i bambini. Va da sè che, se tale opportunità non è offerta alle famiglie, dovrebbero essere i genitori a preoccuparsi di far controllare la vista al proprio figlio. Dopo questa prima visita di screening, cioè di identificare i bambini che ci vedono bene da quelli che probabilmente hanno un vizio refrattivo, occorre periodicamente verificare che il bambino cui è stato detto che tutto è a posto continui a vedere bene nella stessa misura con entrambi gli occhi. È buona norma che il bambino impari il rispetto dell'igiene delle mani e che non giochi con oggetti appuntiti o sostanze irritanti. Il genitore può facilmente sospettare un calo di vista se nota che:

  • il bambino strizza le palpebre quando guarda lontano o si avvicina troppo alla TV
  • occhi arrossati e fastidio per cui è portato a stropicciarli (congiuntivite)
  • frequenti male di testa
  • posizione di entrambi gli occhi non in asse fra loro (strabismo)
  • posizione anomala del viso

Tra le più comuni patologie oculari dei bambini ci sono i difetti refrattivi, lo strabismo ed il così detto occhio pigro (ambliopia). A questo proposito, per non sviluppare strabismo da mancato uso dell'occhio più debole, è essenziale che il bambino cui l'oculista ha prescritto gli occhiali, li porti in modo continuativo, o che esegua bene il bendaggio dell'occhio migliore (e i genitori debbono controllare). Tra i difetti refrattivi il più comune ci sono:

  • l'ipermetropia, per cui il bimbo vede sufficientemente bene per lontano, ma non per vicino (può essere un libro di scuola o di lettura)
  • l'astigmatismo per cui i contorni delle immagini appaiono sfumati
  • la miopia quando la visione è sfocata da lontano

Scelta dell'occhiale, è importante perché devono essere fatti in modo che:

  • il margine superiore della montatura copra il sopracciglio, per evitare che il bambino, quando guarda verso l'alto, guardi fuori dalle lenti che dovranno essere infrangibili
  • leggerezza e flessibilità (mai quelli di metallo)
  • resistenza dei materiali (elimina i rischi di traumi facciali e oculari)
  • comodità; calzare perfettamente sul naso; le aste non devono dare fastidio alle orecchie
  • gradevolezza estetica, assecondando, per quanto possibile, i gusti del bambino che deve sentirsi a suo agio con la propria immagine.

Lenti a contatto: per questioni di igiene delle mani e di meticolosità nel conservarle pulite, oltre che per il rischio di insofferenza nel portarle, è preferibile che i bambini e i ragazzini (fino a 13-15 anni), non utilizzino le lenti a contatto ma che si abituino a portare gli occhiali, a meno che ne facciano uso solo durante l'attività sportiva. È importante che venga istruito bene su come applicarle, tenendo gli occhi sempre ben idratati, e come conservarle. La valutazione ortottica presso il nostro studio, si avvale della presenza diretta nell'equipe della Dott.ssa Grazia Cristini, ortottista con esperienza decennale nella Divisione Ortottica dell'Ospedale San Carlo di Nancy, e del Dott. Marco Petrillo della divisione ortottica del Policlinico Casilino.